Scuole chiuse, palestre chiuse, smart working, lavoro agile sono solo alcune delle conseguenze di questo epocale periodo in cui l’unico obbligo che abbiamo è di rimanere in casa. L’emergenza Coronavirus ha, tra gli altri effetti, quello di ridurre le occasioni in cui possiamo svolgere attività fisica, aumentando esponenzialmente quelle di mangiare male, oltre misura e in continuazione.
Inevitabile il rischio concreto che sovrappeso e obesità prendano ulteriormente piede, aggravando il nostro stato di salute nel pericolo che oggi tiene tutti in allerta, e che pertanto ci fa prestare meno attenzione ai rischi di salute comprovati.
È compito del professionista sanitario consigliare e seguire le famiglie nel corretto stile di vita che ha totalmente cambiato forma modificando le consolidate abitudini di ognuno di noi e stravolgendo l’equilibrio di tante persone che curavano il proprio stato di salute. Stare a casa deve diventare una sfera della nostra vita utile a recuperare salute, quella salute che spesso si perde per il lavoro, lo stress, gli impegni, e la mancanza di tempo per noi stessi.
Dalla collaborazione di AITO e ANDID, Associazione Nazionale Dietisti, nasce l'articolo allegato, pubblicato anche su
http://www.gustosano.eu/un-corretto-stile-di-vita-anche-in-quarantena/
(nell'articolo pubblicato manca la firma di ANDID)